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Il gigante aerospaziale americano Boeing ha lanciato la capsula Starliner, il taxi spaziale che dovrebbe alternarsi con la navetta Dragon della Space X per contribuire all’avvicendamento degli astronauti avanti sulla Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Il nuovo volo di test (OFT-2) ha preso il via dal Kennedy Space Center in Florida alle 18:54 ora locale, le 00:54 in Italia. A bordo non c’è equipaggio: sul sedile del comandante siede un manichino di prova, soprannominato «Rosie the Riveter», l’icona culturale degli Stati Uniti creata durante la Seconda Guerra Mondiale.
Dopo i tanti ritardi dovuti a diversi problemi tecnici, il lancio ha finalmente avuto luogo. Se tutto andrà secondo i programmi, la navetta dovrebbe raggiungere la Iss alle 01.10 italiane del 21 maggio. A partire dal 2010, la Nasa ha speso per il programma Starliner oltre 5 miliardi di dollari, ma la missione è in ritardo di anni sulla tabella di putrefatta. Il primo volo di prova, partito nel dicembre 2019, si è concluso prematuramente a causa di problemi relativi al programma, costringendo la missione a tornare sulla Terra prima di attraccare alla Stazione Spaziale. Un altro tentativo di lancio è stato fatto nell’agosto 2021, ma le valvole bloccate nel sistema di propulsione del veicolo hanno ritardato la missione di altri nove mesi.
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